Sono in corso a Roma gli Stati Generali dell’Amusement, in cui tutte le associazioni di categoria si incontrano con aziende e istituzioni per fare il punto sul settore del gioco senza vincita in denaro. Il titolo dell’evento di quest’anno è “Semplificare o estinguersi”, presente anche il deputato Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia) che ha rilasciato un’intervista al direttore di Agimeg, Fabio Felici.
– Lei si è dimostrato uno dei politici più attenti alle problematiche del gioco pubblico e dell’amusement. Come si può sostenere la causa di questo settore?
Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha vissuto purtroppo delle novità di complicazione piuttosto che di semplificazione. Il nuovo governo ha senz’altro in mente di aiutare a lavorare chi vuole lavorare, e questo riguarda quindi anche l’industria del gioco e dell’amusement. Questa è la direzione che abbiamo preso, non è semplice perché in Italia ci sono tante norme e tanti regolamenti che vanno semplificati, ma sicuramente questo settore è uno di quelli su cui bisogna intervenire e porre attenzione.
– In passato il gioco è stato definitivo anche “radioattivo” dalla politica. Cosa può fare il settore per cambiare questo approccio negativo della politica?
Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra le varie forme di gioco, tra il gioco d’azzardo con vincita in denaro e quello senza vincita in denaro. Già questo sarebbe un passaggio culturale importante, troppo spesso si tende a fare di tutta l’erba un fascio e questo porta anche a rendere le norme e le leggi poco efficaci. Bisogna mostrare ciò che è stato fatto per rendere il gioco sicuro e bisogna far capire che si tratta di settori ampiamente regolamentati e attenzionati. Non c’è niente di pericoloso o radioattivo nel gioco.
– Lei si è fatto portavoce di una necessaria semplificazione per il settore dell’amusement, come si può attuare?
Sto cercando di far capire che si tratta di un settore che coinvolge persone che si vogliono solo divertire, che interessa i bambini e i più piccoli. Inoltre è un’industria che dà lavoro a migliaia di dipendenti e famiglie. Chi lavora in questo settore non fa niente di male, chiedono solo una semplificazione per poter lavorare meglio e con più serenità, togliendo quella burocrazia che troppo spesso rallenta o affossa il lavoro. In questo contesto, abbiamo presentato un emendamento per la semplificazione delle omologhe degli apparecchi.
Qui il video dell’intervista:
ff/AGIMEG