Tutela dei minori con divieto di accesso al gioco online e maggiori verifiche da parte di ADM sui controlli che i concessionari devono applicare per evitare che i minori giochino in rete: sono alcuni dei punti esposti dalla senatrice Binetti (FIBP-UDC) in un’interrogazione orale con carattere d’urgenza al Ministro dell’economia.
“Si ricordano brevemente le attuali norme in materia di divieto di accesso ai minori al gioco con vincite in denaro: l’art. 24 del decreto-legge n. 98 del 2011, oltre a ribadire il divieto di consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di 18 anni, prevede che il titolare dell’esercizio commerciale identifichi i giocatori mediante richiesta di esibizione di un idoneo documento di riconoscimento. l’art. 7, comma 8, del decreto-legge n. 158 del 2012 prevede il divieto di ingresso ai minori di anni 18 alle aree destinate al gioco con vincite in denaro nelle sale in cui sono installati apparecchi VLT, e fa obbligo al titolare dell’esercizio commerciale di identificare i minori di età; l’art. 24, comma 17, della legge n. 88 del 2009 stabilisce l’esclusione dall’accesso al gioco da parte di minori e, attraverso l’anagrafe dei conti di gioco, viene monitorata l’attività di ciascun giocatore: all’apertura del conto il giocatore deve fornire il proprio codice fiscale, incrociato con la banca dati SOGEI al fine di verificarne l’effettiva esistenza; l’art. 24, comma 23, del citato decreto-legge n. 98 del 2011 stabilisce che “in via sperimentale si attivino procedure di analisi e verifica dei comportamenti di gioco volti ad introdurre misure di prevenzione dei fenomeni ludopatici”; il decreto-legge n. 87 del 2018 (“decreto dignità”), infine, vieta qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse e prevede l’adozione di specifiche misure a tutela dei minori, come il controllo degli accessi ai casinò virtuali e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione sull’importanza del controllo parentale”. E’ quanto ha sottolineato la senatrice Binetti (FIBP-UDC).
“Ciò premesso è evidente che dal combinato disposto delle norme si deduce la chiara previsione legislativa dell’esclusione dall’accesso al gioco con vincita in denaro per le persone minori di età; alla data di redazione del presente atto emerge l’estrema frammentarietà degli interventi legislativi in materia e, in particolare, alcuni settori del gioco con vincita in denaro, come il settore del gioco on line, risultano ancora deregolamentati; il 7 marzo 2022 il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, ha dichiarato che è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per il riordino del settore del gioco pubblico; tale proposta di legge propone di regolamentare il gioco on line come “fenomeno del futuro”, nel rispetto della tutela delle fasce deboli, contrastando il gioco illegale e assicurando l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo”, ha aggiunto.
“Appare fondamentale, nell’esame della proposta, verificare se sia stata prevista una reale tutela dei soggetti vulnerabili; considerata l’importanza e la delicatezza del tema, anche alla luce dell’indagine promossa da “Generazioni connesse”, il Centro italiano per la sicurezza in rete guidato dal Ministero dell’istruzione e presentata in occasione del Safer internet day 2021 ha presentato una relazione (pubblicata dal Centro nazionale di documentazione e di analisi per l’infanzia e l’adolescenza), dalla quale emerge che attualmente 6 adolescenti su 10 passino, in media, più di 5 ore al giorno connessi (in particolare fra le 5 e le 10 ore); le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della vita dei minori, in quanto strumenti di comunicazione, relazione, informazione, apprendimento, studio, eccetera; e ciò ancor più nell’ultimo biennio, a causa anche delle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione della pandemia da COVID-19; considerato, d’altro canto, che alla rivoluzione digitale si collega anche l’emergere, soprattutto nei soggetti più giovani, di nuove forme di dipendenza legate all’uso della rete, come l’internet gaming disorder e la gambling addiction (ludopatia); i giochi on line con vincite in denaro, tuttavia, oltre ad essere vietati dalla legge e a costituire vere e proprie ipotesi di reato, espongono i minori a rischi che, per età e maturità, non sono in grado di gestire; d’altra parte, il fenomeno sta dilagando proprio tra gli adolescenti, che trovano nel gioco virtuale con vincite in denaro una risposta alle esigenze tipiche dell’età evolutiva, essendo proprio l’impulsività, la ricerca di nuove emozioni e la voglia di indipendenza, anche economica, che aumentano la vulnerabilità dei giovani al gioco d’azzardo”, continua.
“Secondo lo studio condotto nel 2018 in materia di gioco d’azzardo da parte di minori di età dall’Istituto superiore della sanità, tra la popolazione scolastica minorile (14-17 anni), il 29 per cento degli intervistati (stimati in 670.144 soggetti) dichiara di aver praticato giochi d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi; dinanzi al dilagare del fenomeno, non sono apparse sufficienti le misure sino ad ora adottate, soprattutto se rapportate alla semplicità di accesso ai siti web dedicati al gioco d’azzardo, spesso possibile con una semplice iscrizione (anche con mera indicazione di un nickname), tramite cui si accede a tavoli di poker, black jack, slot machine eccetera, con scommesse in denaro. La semplicità con cui è possibile scommettere somme di denaro on line, peraltro, è agevolata dal possesso di smartphone e di carte prepagate che oggi le banche riservano anche ai minori”, prosegue.
“Considerati, pertanto, i rischi ai quali gli utenti minorenni del web sono esposti finché la materia non sarà adeguatamente regolamentata e dovendosi ritenere necessario, dunque, contrastare i rischi dell’offerta di gioco con vincita in denaro in rete, per i minori, mediante più stringente regolazione della materia; in materia sussiste la competenza dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, quale ente preposto al ruolo di “presidio dello Stato” nei settori del gioco e dei tabacchi e alla tutela del cittadino in tali aree di competenza, che è tenuta ad attuare attraverso la predisposizione di specifici regolamenti e concessioni; appare urgente che l’Agenzia verifichi e regolamenti in concreto le modalità di realizzazione tecnica con le quali i soggetti titolari delle concessioni di cui all’art. 24, comma 17, della legge n. 88 del 2009, attuino i citati obblighi di legge, anche di concerto con altri organismi”, ha aggiunto la senatrice, chiedendo quindi “di sapere quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire il pieno rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente“.
cdn/AGIMEG