Camera, Dossier Ddl Misure urgenti Mibac: anche nel biennio 2019/20 utili derivanti dal Lotto destinati a recupero e conservazione del patrimonio culturale

Parte degli utili della raccolta del gioco del Lotto anche per il 2019 e il 2020 sarà destinata al Ministero per beni e le attività culturali, al fine di conservare il patrimonio artistico italiano. “L’articolo 3, comma 83, della legge n. 662/1996 riserva una quota degli utili derivanti dal gioco del lotto in favore del Ministero per i beni e le attività culturali per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali. La quota è fissata annualmente con decreto del Ministro dell’economia. La norma autorizza le seguenti spese: euro 15.410.145 per il 2019 per assicurare lo svolgimento dei servizi generali di supporto alle attività del MIBAC e delle sue strutture periferiche, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo speciale di parte corrente del MIBAC (comma 1); euro 19.400.000 per ciascuno degli anni 2019 e 2020 per le finalità previste all’art. 3, comma 83, della legge n. 662/1996, sopra descritte, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo speciale di conto capitale del MIBAC (comma 2)”. E’ quanto sottolineato nel Dossier di verifica delle quantificazioni sul DL “Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020” pubblicato alla Camera. “La relazione tecnica – aggiunge – ribadisce il contenuto del comma 1 ed evidenzia che l’autorizzazione di spesa disposta è finalizzata a realizzare un corrispondente incremento di capitoli di nuova istituzione di parte corrente nell’ambito dello stato di previsione della spesa. Con riferimento all’autorizzazione di spesa di cui al comma 2, la RT riferisce che questa è finalizzata ad un corrispondente incremento dei capitoli dello stato di previsione della spesa. Nel corso dell’esame parlamentare in prima lettura al Senato, il Governo ha fornito i seguenti chiarimenti. Il fondo speciale di parte corrente e il fondo speciale di conto capitale del MEF, accantonamento del MIBAC, recano le necessarie disponibilità e le rimanenti risorse sono adeguate a fronteggiare le iniziative già programmate”, continua. “L’esigenza di incrementare le risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente deriva dalla necessità di soddisfare la continua e crescente domanda, in particolare nel settore museale, determinata anche dal forte incremento del flusso dei visitatori registrato negli ultimi anni, dello svolgimento di attività, già attualmente in essere, sia di carattere tecnico che di supporto al MIBAC e alle sue strutture periferiche, tutte finalizzate ad un più efficace ed ottimale svolgimento delle funzioni di valorizzazione, di fruizione, di tutela e conservazione dei beni culturali, con conseguente accrescimento del valore degli stessi. La disposizione non pregiudica l’attuazione di altri impegni di spesa già perfezionati o in via di perfezionamento, né interferisce con la realizzazione di diverse previsioni o programmi”, aggiunge. “In merito ai profili di quantificazione, pur prendendo atto che il maggior onere risulta limitato all’entità delle disposte autorizzazioni di spesa e pur considerando i chiarimenti forniti nel corso dell’esame parlamentare, appare opportuno acquisire ulteriori elementi riguardo alle esigenze alla base degli stanziamenti aggiuntivi disposti dalla norma, soprattutto con riguardo a quelli di parte corrente. La Nota presentata al Senato fa infatti riferimento a circostanze sottostanti tali incrementi (quali il forte incremento del flusso dei visitatori registrato negli ultimi anni) che sembrerebbero di carattere non transitorio, mentre gli stanziamenti previsti sono limitati al 2019. In merito ai profili di copertura finanziaria, si fa presente che il comma 1 dell’articolo 2 autorizza la spesa di 15.410.145 euro per l’anno 2019 al fine di assicurare lo svolgimento dei servizi generali di supporto alle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e delle sue strutture periferiche, provvedendo al relativo onere mediante corrispondente riduzione dell’accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del medesimo Ministero relativo al bilancio triennale 2019-2021. In proposito non si hanno osservazioni da formulare, giacché il citato accantonamento reca le occorrenti disponibilità. Al riguardo, si segnala peraltro che – alla luce della apposita documentazione depositata dal Governo presso la Commissione bilancio della Camera dei deputati nella seduta del 24 luglio scorso – l’accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali non rientra tra quelli parzialmente ed in via temporanea resi indisponibili a norma del decreto-legge n. 61 del 2019 (AC. 2000), il cui iter parlamentare è ancora in corso. Il decretolegge in esame ha infatti disposto, per l’anno 2019, l’integrale utilizzo delle disponibilità residue presenti su tale accantonamento. Inoltre si fa presente che il comma 2 dell’articolo 2 incrementa le risorse destinate alle finalità di cui all’articolo 3, comma 83, della legge n. 662 del 1996, il quale dispone che ogni anno una quota degli utili derivanti dai giochi del lotto sia riservata al Ministero per i beni e le attività culturali per il recupero e la conservazione del patrimonio culturale nonché per interventi di restauro paesaggistico, autorizzando la spesa di 19.400.000 euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, cui si provvede mediante corrispondente riduzione dell’accantonamento del fondo speciale di conto capitale di competenza dello stesso Ministero relativo al bilancio triennale 2019-2021. In proposito non si hanno osservazioni da formulare, giacché il citato accantonamento reca le occorrenti disponibilità. Al riguardo, si segnala che – alla luce della apposita documentazione depositata dal Governo presso la Commissione bilancio della Camera dei deputati nella seduta del 24 luglio scorso – l’accantonamento del fondo speciale di conto capitale di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali non rientra tra quelli parzialmente ed in via temporanea resi indisponibili a norma del decreto-legge n. 61 del 2019 (AC. 2000), il cui iter parlamentare è ancora in corso. Il decreto legge in esame ha infatti disposto, per gli anni 2019 e 2020, l’integrale utilizzo delle disponibilità residue presenti su tale accantonamento”, conclude. cdn/AGIMEG