Confcommercio: “Decreto Sostegni, via libera in settimana”

È la settimana giusta per il decreto Sostegni, di fatto la prima ‘manovra’ del governo Draghi. Sono 32 i miliardi di extradeficit al momento disponibili, che saranno destinati principalmente alla protezione del lavoro e agli aiuti alle imprese, due voci che da sole assorbono oltre 20 miliardi: per gli indennizzi alle pmi saranno stanziati fino a 10 milioni, senza il paletto dei codici Ateco, mentre altri 11 miliardi partiranno tra rinnovo della Cig Covid fino a giugno per tutti e fino a ottobre per i più piccoli, nuove indennità per stagionali, precari dello sport e dello spettacolo, rinnovo del Reddito di emergenza e rifinanziamento del Reddito di cittadinanza. Circa altri 3 miliardi, poi, dovrebbero servire per dare ossigeno ad enti locali e trasporto pubblico locale e 2 miliardi per coprire la cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali. L’obiettivo del governo è quello di chiudere entro la settimana, anche se restano alcuni nodi da sciogliere.

Nel prossimo decreto Sostegno sarà inserita una nuova proroga del nuovo blocco dei licenziamenti – fa sapere Confcommercio -, che dovrebbe essere fissata al 30 giugno superando così la scadenza attuale del 30 marzo. In seguito la misura resterebbe valida solo per le piccole imprese fino al 30 ottobre, che non hanno la tutela della cig ordinaria, legata alla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, intervenendo alla commissione Lavoro del Senato. “Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però nel caso dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari sarà legata ad un termine che sarà definitivo. Per coloro non coperti da strumenti ordinari sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali”, ha spiegato. Orlando ha parlato anche di vaccinazioni nei luoghi di lavoro, sottolineando che occorre “affrontare con urgenza la sfida, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C’è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli”.

Rispetto alle anticipazioni fin qui emerse dei contenuti del prossimo decreto “Sostegno”, Confcommercio ribadisce l’esigenza di “misure di ristoro adeguate e tempestive”. Quanto ai criteri, “resta confermata la necessità di un meccanismo che superi il sistema dei codici ATEC0, non introduca tetti rigidi di ricavi e faccia riferimento tanto alle perdite di fatturato annuo, valutandone con attenzione la misura percentuale da individuarsi come condizione di accesso, quanto ai costi fissi. Tutto ciò per rispondere in maniera equilibrata alle esigenze dei diversi settori e delle diverse dimensioni d’impresa, nonché del mondo delle professioni”. cdn/AGIMEG