Franco Sorte (vice pres. Consorzio FEE) ad Agimeg: “Basta accostare le sale giochi alle sale slot. Lavoreremo a fondo per cambiare questo accostamento totalmente insensato”

Franco Sorte è il nuovo vice presidente del Consorzio FEE (Family Entarteinment Expo) che raggruppa tutti i protagonisti nel settore dell’amusement italiano.

Amministratore unico della Harding Trading S.r.l, specializzata nel settore della gestione, della vendita e del noleggio di apparecchi da intrattenimento per sale giochi, dal 1996 si occupa di questo settore.

“Prima di tutto ci tengo a ringraziare il vice presidente uscente, Alessandro Lama, per l’ottimo lavoro svolto. Per quanto riguarda l’azienda, la nostra scelta è stata controcorrente, visto che molti anni fa abbiamo deciso di puntare sul mercato dei giochi da intrattenimento mentre quasi tutto gli imprenditori si stavano spostando sul settore delle slot”.

Esordisce così, in un’esclusiva intervista rilasciata ad Agimeg, Franco Sorte.

“Il Consorzio FEE, nato per il comparto degli operatori dei giochi senza vincite in denaro, si trova spesso a dover combattere contro normative che possono soffocare il settore. Vengono trattati i giochi di puro intrattenimento, quelli che vediamo ad esempio nelle sale giochi del mare o nelle grandi città”.

“Abbiamo severe normative, abbiamo controlli per le nostre macchine molto stringenti ma i nostri giochi dal calciobalilla al tiro al canestro non hanno nulla a che fare con il gioco o le scommesse.

Sparare con un fucile virtuale o ballare su una piattaforma non è un azzardo. I nostri locali invece potrebbero essere una valida alternativa alla lotta alla ludopatia.

Il problema è che spesso a livello mediatico e politico la sala giochi viene intesa con sala slot, un pensiero totalmente sbagliato, che attraverso le fiere cercheremo di modificare”.

Per far conoscere meglio il lavoro dei suoi associati pensa di continuare con tavoli tecnici e tematici.

“I tavoli tecnici, iniziati dalla precedente gestione della FEE, continueranno per mettere in evidenza quello che il settore può offrire ed avere pratiche più snelle per le aperture e la gestione delle macchine, che devono superare, per essere omologate, numerosi e severi controlli”. lp/AGIMEG