Gioco pubblico, Forum Acadi 2023: gli interventi di Lucaselli (M5S), Colucci (Noi Moderati), D’Alfonso (PD) e Damiani (Forza Italia)

Si è tenuto oggi a Roma il Forum Acadi 2023 in cui è stato presentato il Bilancio del Settore del gioco pubblico in Italia. Alla fine dell’evento, rappresentati della politica italiana hanno dato vita a una tavola rotonda per discutere del presente e del futuro del settore.

Ylenja Lucaselli, del Movimento 5 Stelle, ha detto: “Lo sviluppo territoriale è importante per il settore del gioco, bisogna porre un focus anche sul tema della ludopatia. La fiscalità è importante, questo settore è senza dubbio un partner dello Stato. Sono certa che questo governo riesca a fare un lavoro che tiene conto di tutti i fattori del gioco legale, quindi anche la ludopatia e i problemi e le diverse sfaccettature anche negative”.

Alessandro Colucci del Gruppo Misto: “In una fase delicata come quella della Delega Fiscale, per noi è fondamentale avere chiare le richieste dei vari settori. Crediamo fortemente nel valore della presenza territoriale del gioco pubblico, le posizioni ideologiche hanno creato danni incredibili nel nostro paese anche in questo settore. Il termine gioco pubblico legale dovrebbe fugare qualsiasi dubbio, si tratta di un’attività statale. Gli operatori del gioco hanno contribuito a togliere la criminalità da questo settore e forniscono un contributo importantissimo alle casse italiane”.

Luciano D’Alfonso, del Partito Democratico: “Il gioco pubblico risulta antipatico, ma ora abbiamo la Legge Delega Fiscale che rappresenta una grande occasione. Gli operatori del gioco devono svolgere un ruolo fondamentale in questo processo. Da un punto di vista dell’occupazione e del gettito fiscale il settore del gioco è fondamentale. Il gioco pubblico vale 14 miliardi, tantissimo, allora il legislatore non deve essere ideologico. La norma deve far funzionare il settore”.

Dario Damiani, Forza Italia, ha detto: “Le norme territoriali, come successo nella mia regione Puglia, hanno penalizzato le attività del gioco. Distanziometro e fasce orarie sono state un problema e hanno risolto poco. Il gioco è stato troppo spesso penalizzato, anche dopo il Covid gli ultimi esercizi ad aprire sono stati quelli del gioco. Adesso però c’è un approccio sereno e positivo verso una materia che porta tanto lavoro e tanti introiti per le casse dello Stato. Veniamo fuori da un periodo difficile ma c’è fiducia per il futuro. Quindi riordino del settore e norme chiare devono essere alla base del rilancio del gioco pubblico, oltre a un cambio di approccio culturale”. lb/AGIMEG