Legge Ippicoltura, Badi (Confagricoltura): “Intero settore penalizzato da crisi delle scommesse e dell’ippica”

“L’intero settore giunge oggi fortemente provato da un lungo periodo di crisi strutturale causato da diversi fattori: la crisi economica generalizzata dal 2008, la crisi delle scommesse e dell’ippica che la alimentano, l’atteggiamento punitivo di alcuni passati governi che vedevano il cavallo come bene voluttuario, la scarsa considerazione del settore da parte di molte regioni nei piani di sviluppo rurale, una discriminazione rispetto all’agricoltura tradizionale, le normative di contrasto al Coronavirus che hanno fortemente penalizzato questa attività dagli ippodromi e l’ippica, alla parte turistica dell’equitazione e a tutta l’equitazione sportiva”. E’ quanto ha detto in audizione in Commissione Agricoltura alla Camera, presso l’Aula della Commissione Esteri, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante disciplina dell’ippicoltura e delega al Governo per l’adozione di disposizioni volte allo sviluppo del settore, Ferruccio Badi della Federazione nazionale di prodotti equini di Confagricoltura e presidente regionale della sezioni equini di Confagricoltura Lombardia. “I recenti tentativi di spostare l’ippica alla competenza di altri soggetti, Coni, non farebbe altro che destrutturare e dividere ulteriormente il settore che invece ha assoluta necessità di chiarezza e unione e uniformità normativa”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG