Nel corso del triennio 2017-2019 il valore della raccolta complessiva è cresciuta del 26 per
cento passando da circa 10 miliardi di euro a 12,5 miliardi di euro. Si evidenzia inoltre come cresca nel tempo la raccolta a distanza (che rappresentata il totale della raccolta realizzata attraverso i canali di gioco a distanza autorizzati) rispetto a quella fisica (che rappresenta il totale della raccolta realizzata presso i punti fisici); mentre nel 2017 la raccolta fisica contribuiva al valore complessivo della raccolta per il 43 per cento, nel 2019 tale percentuale è scesa al 38 per cento; ciò anche se in termini assoluti ha registrato un apprezzamento del 10,85 per cento passando da 4,33 a 4,80 miliardi di euro.
L’emergenza COVID-19, che ha colpito in maniera purtroppo eccezionale l’intero Paese, ha
avuto un fortissimo impatto anche sulle scommesse sportive a quota fissa. La nota sospensione dell’attività agonistica su pressoché tutto il territorio mondiale, ha
comportato, conseguentemente, un impoverimento del palinsesto di gioco con dirette
ricadute economiche sui volumi di raccolta. Oltre all’impatto che hanno avuto le misure di sicurezza sulla rete fisica dei giochi va considerato che l’offerta per tale tipologia di gioco è legata prevalentemente ad avvenimenti sportivi nazionali e internazionali.
La chiusura dei punti vendita della rete fisica per oltre due mesi, in virtù delle necessarie
misure di sicurezza adottate dal Governo e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha determinato, fermo restando la crisi generalizzata, un impatto di maggiore entità sul comparto fisico dei giochi rispetto al gioco a distanza. Il trend, infatti, già consolidato negli ultimi anni di spostamento verso la raccolta a distanza non può che accentuarsi a seguito delle misure di contenimento del gioco fisico. es/AGIMEG