“Fa specie che le aziende di gioco non vengono neanche mai nominate dal Premier Conte quando si parla di Decreto Ristori, come se la politica si vergogni di risarcire un’attività legata ad una sala giochi. Dalle bozze che circolano sembra che per il gioco sia stato inserito un codice che riguarda sale giochi e biliardi, non quello riguardante le imprese di gestione e che viene utilizzato dalle sale dedicate. Il Dl ristori potrebbe dunque rischiare di escludere parte del settore creando danni enormi. Riorganizzazione del gioco è fondamentale, soprattutto un intervento che vada a limitare iniziative regioni e comuni, che danneggiano il comparto con leggi retroattive che colpiscono attività già esistenti”. E’ quanto affermato da Massimo Piozzi di Assotrattenimento nel corso del meeting ‘Le ragioni del mondo delle imprese del “gioco pubblico legale”’. cr/AGIMEG