‘Il Mattino’: nel 2020 settori colpiti dal lockdown, tra cui il comparto del gioco pubblico, hanno perso 423 miliardi di euro di ricavi. Pucci (Astro): “Impossibile continuare a sostenere costi senza aiuti dallo Stato”

Nel 2020 i settori colpiti dal lockdown hanno perso 423 miliardi di euro di ricavi. Tra questi c’è anche il comparto del gioco pubblico, colpito lo scorso anno dalle chiusure forzate tra marzo e giugno e poi, nuovamente, da fine ottobre a fine anno (con le chiusure che si protraggono ancora oggi). E’ quanto emerge da un’inchiesta de “Il Mattino”. Decine di migliaia di imprese per centinaia di migliaia di lavoratori che dopo un anno di infermo temono di rivivere l’incubo anche nel 2021. “Non è possibile continuare a sostenere tutti i costi fissi delle nostre aziende senza un aiuto dello Stato”, afferma Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro, una delle associazioni più rappresentative delle aziende di gioco legale, chiuse così come le aziende che organizzano eventi, matrimoni, noleggiatori, tecnici ed addetti allo spettacolo. Il prossimo decreto del governo in materia di ristori è atteso con ansia, ma anche con fiducia: ma è ovvio che la risposta più importante è legata all’evoluzione del piano nazionale di vaccinazione, alla prospettiva di un ritorno almeno parziale ma duraturo alla normalità. Numeri alla mano, nel 2020 le attività artistiche, palestre, piscine, cinema, teatri e sale giochi hanno perso il 70% del proprio fatturato, pari a 18,3 miliardi di euro. lp/AGIMEG