La decisione del Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas di far proseguire la chiusura delle sale da gioco provoca la dura reazione dei lavoratori del settore: “Abbiamo conosciuto il periodo della “zona rossa” “zona arancione” e “zona gialla” ed oggi, 15 Marzo, siamo giunti all’inizio della terza settimana di “zona bianca”” scrivono i dipendenti di una sala di Nuoro. “Abbiamo conosciuto un po’ tutti i colori ma la situazione per noi non è cambiata” e spiegano quindi che nonostante il Governatore abbia deciso di riaprire gradualmente una serie di attività, nessuna decisione sia stata presa per il settore del gioco. “Come dipendenti e possessori di tutele come qualsiasi lavoratore, chiediamo stremati, quando sarà il nostro turno, è vero, siamo consapevoli di non essere dipendenti di attività di prima necessità, ma dietro quelle serrande ci sono persone, mamme e padri di famiglia che come tutti hanno bisogno di lavorare”. Le sale da gioco dovranno restare chiuse nonostante gli investimenti effettuati per garantire il rispetto delle misure sanitarie: “La nostra azienda ha speso parecchi soldi per seguire il protocollo di sicurezza dei dipendenti e clienti, come acquistare gel sanificanti, percorsi di distanziamento obbligatorio in entrata e uscita, abbiamo dimezzato il numero delle slot e macchine per consentire la distanza di 1,50 mt, ma ci sentiamo presi in giro.. Chiediamo solo una risposta, perché il lavoro è anche dignità e la nostra è stata calpestata abbastanza”. lp/AGIMEG