Si è aperto oggi il dibattimento per il processo “Rouge et Noir” che intreccia le vicende di una concessionaria dei giochi – Global Starnet – con la compravendita della casa di Montecarlo ereditata da Alleanza Nazionale. Nell’udienza odierna sono state ammesse tutte le prove ed è stato ascoltato uno degli agenti che ha eseguito le indagini. Quest’ultimo, in particolare, ha ricostruito l’attività imprenditoriale di Francesco Corallo patron della Global Starnet, che possiede società di gioco sia in Italia che all’estero. La prossima udienza è stata fissata per il 23 dicembre 2020, in cui verrà sentito un altro agente che ha lavorato sul caso. Al centro dell’inchiesta vi è una serie di trasferimenti di denaro, per oltre 200 milioni di euro, che la Global Starnet avrebbe fatto nei confronti di altre società estere del gruppo. Nello stesso periodo la compagnia avrebbe omesso il pagamento del prelievo sulla raccolta delle slot, ricorrendo poi alla rateizzazione per saldare i debiti con il fisco. Tra i vari reati contestati quello di riciclaggio internazionale: i denari sarebbero stati utilizzati anche per versare una serie di tangenti, in parte sarebbero stati usati per comprare la casa di Montecarlo. Nel processo sono imputati anche Gianfranco Fini, Elisabetta, Sergio e Giancarlo Tulliani, e Amedeo Laboccetta. lp/AGIMEG