A Riva del Garda, nella provincia autonoma di Trento, la legge provinciale del 2015 ha fissato il distanziometro per gli apparecchi da gioco a 300 metri di distanza dai luoghi ritenuti sensibili, come scuole, ospedali, case di cura, aree ricreative e sportive, circoli anziano o luoghi di culto.
L’attenzione delle forze dell’ordine, essendo giunto al termine il periodo di tolleranza, si è concentrata nei giorni scorsi sulle attività di gioco per verificare il rispetto della normativa. In particolare sono stati attenzionati un esercizio commerciale e due sale giochi siti ad una distanza inferiore i 300 metri indicati dalla legge.
Dopo un’opera di persuasione volta a far dismettere gli apparecchi ai titolari delle attività che non ha avuto riscontri, è seguita una sanzione di 1.600 euro a slot. I tre gestori – riporta l’Adige – si sono quindi visti recapitare sanzioni per 15mila, 25mila e 26mila euro, per un totale di 66mila euro per circa una quarantina di slot irregolari.
Inoltre, Palazzo Pretorio e l’amministrazione Santi ha intenzione di procedere con “l’imposizione per la rimozione definitiva degli apparecchi”. Per le due sale, già sanzionate, significa chiusura o trasferimento in una zona “non a rischio”. cdn/AGIMEG