Il ritorno dei “colori” nelle regioni e territori italiani è motivo di preoccupazione. L’aumento dell’incidenza dei contagi e l’occupazione dei posti in ospedale, sono parametri che stanno determinando situazioni diverse in Italia.
Per il passaggio in zona gialla una regione deve avere un’incidenza dei contagi superiore ai 150 casi su 100mila abitanti, l’occupazione delle terapie intensive superiore al 10% e quella dell’area medica al 15%.
Nella zona arancione resta invariata la soglia dei 150 casi ogni 100mila abitanti, mentre l’occupazione della terapia intensiva sale 20% e quella dell’area medica al 30%.
Al momento in tutta Italia le regioni sono bianche, con il solo Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano già passati in zona gialla. Per entrambe le situazioni c’è un rischio di passaggio in zona arancione.
Il Friuli Venezia Giulia ha il 16% delle terapie intensive occupate ed il 24% di occupazione dell’area medica. La Provincia autonoma di Bolzano invece ha i dati suddetti rispettivamente al 17% e 20%.
Ricordiamo che, per quanto riguarda le sale giochi, sale scommesse e sale bingo, le indicazioni del Governo prevedono, in caso di zona arancione, l’obbligo del Green Pass Rafforzato per avere accesso aa questo tipo di attività.
In zona bianca e zona gialla, rimane invece l’obbligo del solo Green Pass semplice, quindi anche quello ottenibile da tamponi e non solo da vaccinazione o guarigione come nel caso della Certificazione Verde rafforzata.
A serio rischio di entrare in zona gialla sono anche la Calabria e la Provincia Autonoma di Trento, con altre 5 regioni (Lazio, Marche, Lombardia, Liguria, Veneto) sotto osservazione. Insomma sono 9, tra regioni e province autonome, i territori che da lunedì prossimo potrebbero cambiare colore.
Più tranquilla invece la situazione riguardante la Basilicata, la Puglia e la Sardegna. sb/AGIMEG