Sangalli (Pres. Confcommercio): “A Draghi abbiamo chiesto ristori tempestivi e proroga cassa Covid. La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi”

“Nell’incontro con Draghi abbiamo sottolineato la situazione drammatica delle imprese del commercio e della ristorazione, del turismo e della cultura, dei servizi e dei trasporti: le più colpite dalla pandemia. Rischiano la chiusura oltre 300 mila imprese”. E’ quanto ha affermato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli al termine delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. “Quindi – ha aggiunto Sangalli – ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali”. Il presidente ha anche raccomandato “una rapida campagna vaccini per ripartire in sicurezza”. Secondo Sangalli, “occorre un deciso cambio di passo e massima tempestività per contrastare l’emergenza e azzerare le tensioni i sociali. Insieme bisogna lavorare per il futuro del Paese. Per questo abbiamo chiesto che il piano di ripresa sia accompagnato da una stagione di riforme e dia spazio ai progetti di rilancio di commercio e città, dei trasporti e della accessibilità territoriale, dei servizi e della filiera turistica, dalla cui qualità e sostenibilità dipende lo stesso Made in Italy. Abbiamo trovato un presidente molto attento – ha concluso Sangalli – che farà di tutto per dare risposte positive”.
“La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi. Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo. Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo. Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa. Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”: così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulla scelta di Mario Draghi come presidente del Consiglio incaricato.
“Non spetta ad una associazione di categoria entrare nel merito di una crisi di governo. Spetta però a chi ha responsabilità nella rappresentanza e vive a stretto contatto con le imprese di questo Paese, evidenziarne i gravi rischi, con scadenze importanti e urgenti, come gli annunciati provvedimenti emergenziali o la messa a punto del documento sul Recovery Plan, e richiamare al senso di responsabilità le forze politiche, con l’invito a fare presto. Il Paese non può permettersi tatticismi o distrazioni, vista la drammaticità del momento che impone decisioni rapide e contesti stabili. I pubblici esercizi e la ristorazione italiana sono in ginocchio. I danni subiti mettono a repentaglio la tenuta economica dell’intero comparto e il momento drammatico impone il richiamo ai migliori valori del Paese. Vi imploriamo, fate presto”. Questo il commento del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. lp/AGIMEG