La Commissione Europea apre un procedimento nei confronti del Belgio per presunti aiuti di Stato concessi alla Ladbrokes nella gestione delle scommesse virtuali. La vicenda risale al 2014, l’ente regolatore belga aveva consentito di offrire le scommesse virtuali solo in particolari sale da gioco, con delle mail aveva quindi autorizzato una sussidiaria belga della Ladbrokes a commercializzare il prodotto. Tra il 2015 e il 2016, altri operatori hanno chiesto di poter entrare nel settore, tuttavia l’ente regolatore ha negato le autorizzazione a spiegando che stava riflettendo su quale fosse il quadro normativo più appropriato. Ladbrokes in questo modo – fino al 2017 – è stato l’unico operatore a offrire le scommesse virtuali, visto che la sua autorizzazione non è stata revocata. Alcuni competitor a quel punto hanno portato il caso di fronte alle istituzioni comunitarie. “La Ladbrokes sembra aver beneficiato de facto di un diritto esclusivo di organizzare scommesse virtuali in Belgio per un certo periodo di tempo. Nel corso di tale periodo, la Ladbrokes non ha pagato alcun canone specifico (licenza) né una percentuale aggiuntiva dei suoi proventi lordi del gioco di azzardo in cambio di tale diritto esclusivo de facto” scrive adesso la Commissione Europea. E sottolinea che in sostanza “la Ladbrokes ha beneficiato di un vantaggio concesso mediante risorse statali” dal moment che il Belgio di fatto ha rinunciato a quota delle entrate che avrebbe potuto incassare allargando il mercato a tutti gli operatori interessati. Inoltre, “tale vantaggio è selettivo” visto che ne ha beneficiato la sola compagnia inglese. E la Commissione conclude che “la misura controversa rischia di falsare la concorrenza e di incidere sugli scambi tra Stati membri, in quanto l’aiuto in questione costituisce un aiuto al funzionamento che rafforza la posizione della Ladbrokes rispetto ai concorrenti e che il settore dei giochi è un mercato liberalizzato e concorrenziale, in cui molti operatori diversi dalla Ladbrokes, tra cui i denuncianti, operano in Belgio così come la Ladbrokes opera in diversi altri Stati membri”. Adesso tutti i soggetti interessati potranno inviare entro un mese le proprie osservazioni alla Commissione Europea che poi le inoltrerà al Belgio. lp/AGIMEG