“La distinzione tra gioco legale e illegale è fondamentale. Il rapporto Lottomatica-Censis ha sgominato ogni pregiudizio dimostrando come il gioco legale contribuisca all’economia del paese. Il gioco è un’attività umana e legittima ma va controllata. La regolamentazione del gioco legale scaccia il gioco illegale. È un tema culturale prima ancora che giuridico. Il gioco legale consente di giocare in luoghi predisposti ed in tutta sicurezza e trasparenza. Il gioco regolamentato è argine allo sviluppo del gioco illegale che è tradizionalmente in mano alla criminalità. Più espandiamo l’area legale più allontaniamo l’illegale”. E’ quanto ha dichiarato, nel corso della presentazione del Rapporto sul gioco pubblico di Lottomatica e Censis, Paola Severino, professoressa di Diritto Penale dell’Università Luiss. “La pandemia ha evidenziato che dove il gioco legale era chiuso, l’illegalità è cresciuta di più del 50%. Il quadro normativo parte dal codice penale agli art. 718 e 720 che punisce chi pratica gioco d’azzardo fuori dal perimetro regolamentato. L’Art. 4 della legge del 13 dicembre 1989 è intervenuto nel settore del gioco contro le scommesse clandestine per impedire che certi giochi siano svolti da soggetti che la legge esclude. Solo le attività controllate dallo Stato sono capaci di alimentare le entrate fiscali. Il decreto legislativo 231/2001 ha inserito il reato di frode nel gioco. Il concessionario è il migliore alleato della legalità per prevenire reati, soprattutto di questo tipo. Nel mirino del legislatore ci sono anche i reati contro il riciclaggio e in Italia la normativa antiriciclaggio esiste già da 1992. Nel decreto antiriciclaggio del 2007 sono stati istituiti tre obblighi, ovvero un’adeguata verifica, la segnalazione di attività sospette e la conservazione dei dati. Ciò vale per le banche ma anche per i concessionari del gioco che inviano segnalazioni di attività sospette all’Uif. Fondamentale anche l’attività di Adm che ha potere di emanare linee guida e standard tecnici ai concessionari in materia preventiva. Un ultimo aspetto riguarda la partnership tra pubblico e privato. Lo Stato – ha concluso – conferisce e regola le concessioni con conseguenti vantaggi culturali e sociali. Un contesto ideale per combattere la criminalità e garantire il ritorno economico e occupazionale a tutto vantaggio del singolo individuo e della società”. cr/AGIMEG
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